Palazzi liberty a Cagliari: lo sviluppo dell’arte nuova in Europa
L’Art Nouveau si diffuse in Europa tra l’Ottocento e il Novecento e i palazzi liberty di Cagliari dimostrano che lo stile floreale influenzò anche l’architettura sarda.
Accarezzata dal clima mediterraneo e circondata da uno dei mari più belli del mondo, la Sardegna è un museo a cielo aperto e i palazzi liberty a Cagliari sono tra gli edifici più belli del capoluogo sardo.
Passeggiando tra i quartieri di Cagliari è possibile ammirare esempi d’architettura Art Nouveau, nota in Italia anche con il nome di stile floreale, stile Liberty o arte nuova, un movimento artistico e filosofico che ha attraversato il periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento.
L’Art Nouveau si diffuse soprattutto durante l’ultimo periodo della cosiddetta Belle Époque e, oltre all’architettura, influenzò anche le arti figurative e applicate, la decorazione d’interni e urbana, il mobilio, i tessuti e la gioielleria, gli utensili e l’oggettistica, l’illuminazione e l’arte funeraria.
L’espressione Art Nouveau fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nel 1894 nella rivista belga L’Art moderne in riferimento alla produzione artistica di Henry van de Velde, architetto, pittore, arredatore e progettista di mobili belga. Va però ricordato che il nome fu coniato dallo stesso Henry van de Velde insieme con i suoi connazionali Victor Horta, architetto, Paul Hankar, architetto e designer, e Gustave Serrurier-Bovy, architetto e decoratore.
A dare un grande impulso allo sviluppo dello stile Liberty furono scuole e laboratori artigianali, riviste, come L’art pour tous, ma soprattutto l’Esposizione di Parigi del 1900, che si tenne dal 14 aprile al 10 novembre e superò la quota di 50 milioni di visitatori, e L’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna svoltasi a Torino nel 1902 in cui, insieme agli oggetti e alle stampe dei famosi magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty, furono esposti i progetti di designer provenienti da diversi paesi europei.
Lo stile floreale si diffuse in numerose nazioni europee con nomi diversi: in Francia, il movimento era conosciuto anche come Style Guimard, Style 1900 o École de Nancy (per gli oggetti d’arte), in Gran Bretagna era noto come Art Nouveau insieme con le definizioni in lingua di Modern Style o Studio Style, mentre in Germania prese il nome di Jugendstil (stile giovane). In Austria fu battezzato Sezessionstil (Secessione), nei Paesi Bassi Nieuwe Kunst (traduzione in lingua olandese di Art Nouveau), in Polonia Secesja, in Svizzera Style sapin o Jugendstil, in Serbia e Croazia Secesija, in Russia Modern e, in Spagna, Arte Joven (arte giovane), o più frequentemente, Modernismo.
Palazzi liberty a Cagliari: 5 tratti distintivi dello stile floreale
Quello dell’Art Nouveau è uno stile facilmente riconoscibile che si ispira alle forme sinuose e dolci della natura e in particolare al mondo vegetale. L’arte nuova è caratterizzata da un’accentuata eleganza decorativa e le linee, dall’andamento ondulato, fluido e asimmetrico, si incontrano e si intrecciano armoniosamente dando vita a opere dai contorni dolci e curvilinei.
Ecco quali sono le principali caratteristiche dell’Art Nouveau:
- Linee curve e avvolgenti che trasmettono movimento;
- Rifiuto dei modelli storici;
- Influenza di motivi e stili dell’arte giapponese;
- Insofferenza per proporzione e simmetria;
- Motivi floreali e zoomorfici utilizzati in tutte le arti applicate: dai mobili ai manufatti in metallo fino ai vetri e alle ceramiche.
Sono numerosi i monumenti Liberty riconosciuti dall’UNESCO e inseriti nell’elenco dei patrimoni dell’umanità: dal centro storico di Riga, alle quattro case di Bruxelles progettate da Victor Horta, dai lavori del celebre architetto spagnolo Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano, passando per i centri storici di Istanbul, Città del Messico, Rio de Janeiro, L’Avana, Oporto, Tbilisi, Salamanca, Praga, Salisburgo, Valparaíso, San Pietroburgo, Venezia, Napoli, Roma, Firenze e Siracusa.
Palazzi liberty a Cagliari: l’Art Nouveau in Sardegna
I palazzi liberty a Cagliari sono uno degli esempi più belli di Art Nouveau italiana e testimoniano la crescita della città durante l’amministrazione del sindaco Ottone Bacaredda che, tra il 1889 e il 1921, favorì la costruzione di opere utili dell’abbellimento urbano.
A Stampace, quartiere in cui l’arte nuove si diffuse maggiormente, si trova Palazzo Civico, noto anche come Palazzo Bacaredda, sede comunale del capoluogo sardo, realizzato in stile liberty con accenni di gotico-aragonese. Il progetto di Palazzo Civico, uno degli esempi più significativi di Art Nouveau in Sardegna, fu elaborato nello studio Crescentino Caselli dall’ingegnere torinese Annibale Rigotti.
L’edificio, realizzato in pietra forte, una pietra calcarea di colore chiaro, occupa un’area delimitata dalla via Roma, in cui si apre l’ingresso principale, il largo Carlo Felice, la via Crispi e la via Angioi ed è stato sottoposto ad un intervento di restauro conservativo negli anni Ottanta.
Altri palazzi in stile liberty presenti nel quartiere Stampace si incontrano in piazza del Carmine, in corso Vittorio Emanuele, in viale Trieste, dove si trova anche il Palazzo Balletto, nel largo Carlo Felice, dove, sul finire dell’Ottocento, fu edificato il Palazzo Accardo progettato da Dionigi Scano, ed in viale Trento, dove sorgono il Palazzo Merello e numerose ville.
Decorazioni liberty si osservano anche nella Palazzata di via Roma, all’interno del quartiere Marina, mentre nel quartiere Villanova sorgono alcuni palazzi e villini in stile liberty particolarmente interessanti come Palazzo Valdès, con facciate riccamente decorate, il vicino Palazzo Atzeri, e molti edifici in via Sonnino, il più particolare dei quali si trova al numero 11.
Lo storico quartiere Castello è quello con meno opere in stile liberty, tuttavia qui si trovano alcuni palazzi antichi che durante il Novecento furono ristrutturati e decorati con motivi floreali: è possibile notarlo soprattutto in alcuni elementi come i balconi il cui restauro risultava meno impegnativo di una ristrutturazione completa delle facciate. Particolarmente interessante è Palazzo Onnis-Bellegrandi, sito in Via Martini, che ospita un prezioso apparato decorativo.
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