10 comportamenti virtuosi per tutelare il mare
Il mare, insieme all’oceano, è responsabile della produzione del 50% dell’ossigeno che respiriamo, indispensabile per il nostro benessere quotidiano: come rispettarlo.
Ogni anno l’11 aprile si tiene la Giornata nazionale del mare, istituita nel 2018 presso gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sull’importanza della tutela delle acque e sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.
Gli studenti sono chiamati a diventare cittadini “attivi” del mare, tutori della sua conservazione e della sua cultura.
Il mare infatti, insieme all’oceano e ai ghiacciai, è fondamentale per il nostro benessere quotidiano e per il futuro del pianeta: è coinvolto nella produzione del 50% dell’ossigeno che respiriamo ed è uno scrigno di biodiversità e ricchezza biologica.
Ma non soltanto: al mare l’umanità deve molto, dalla creazione della vita, alla regolazione del clima, alla generazione di acque dolci, alla produzione di cibo, al benessere sensoriale fino al turismo balneare con notevoli vantaggi economico-sociali.
La Sardegna, poi, ha un forte legame con il suo mare caraibico, uno dei più belli al mondo, cristallino e trasparente, simbolo dell’isola, dove trascorrere vacanze indimenticabili in uno scenario davvero paradisiaco.
Purtroppo, negli ultimi anni il mare, così come la natura, è più sofferente a causa dell’inquinamento crescente e dell’intenso sfruttamento delle materie prime: pensiamo, ad esempio, alle plastiche e alle microplastiche, all’acidificazione degli oceani, all’aumento di C02, ai pericoli che corrono fauna e flora marine.
Inoltre, ogni inquinante rilasciato nell’ambiente, non impiega molto per raggiungere il mare e, con esso, anche gli angoli più remoti e ancora incontaminati del mondo.
Eppure, invertire la rotta è urgente e fattibile: ognuno può fare la differenza adottando comportamenti virtuosi per vivere in armonia con l’ambiente e preservarlo per le generazioni future.
10 regole da seguire per proteggere il mare
Il mare ha un ruolo centrale per la vita sulla Terra.
Negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione sulla sostenibilità ambientale e la preoccupazione per quanto concerne la salute dei nostri mari.
Ecco, quindi, dieci consigli pratici da seguire per evitare il disastro ecologico e salvare il mare:
- Limitare il consumo di plastica: parlando di inquinamento del mare, non si può non fare subito riferimento alla plastica, uno dei rifiuti più presenti in acqua. Evitiamo bottiglie, posate e bicchieri usa e getta e non lasciamo sacchetti di plastica in balia del vento;
- Non gettare mozziconi in spiaggia: i mozziconi di sigaretta sono, da anni, il rifiuto più comune, altamente inquinante e pericoloso per la fauna marina;
- Ridurre le emissioni di C02: il mare ha il grande potere di assorbire più del 25% delle emissioni di anidride carbonica presente in atmosfera. Ciò provoca l’inacidimento delle acque causando danni alla flora, alla fauna, alle alghe e ai coralli. Servirsi dei mezzi pubblici limitando le emissioni è una strategia vincente;
- Pulire le spiagge: tenere le spiagge libere da rifiuti è un buon modo per salvare il mare. Infatti, la corrente e il vento portano in mare una mole sempre più grande di rifiuti;
- Non usare sapone o shampoo per la doccia in spiaggia: dopo un bagno in mare, è importante risciacquarsi dalla sabbia e dalla salsedine ma l’utilizzo di shampoo e bagnoschiuma è inquinante poichè lo scarico delle docce va direttamente in mare senza filtri né sistemi anti-inquinamento;
- Rispettare gli abitanti del mare: non raccogliere stelle marine, granchi, molluschi ma lasciarli vivere tranquilli nel loro ambiente e ammirarli praticando snorkeling da una certa distanza senza disturbarli;
- Tenersi informati: è fondamentale documentarsi e diventare consumatori consapevoli per ridurre il più possibile il proprio impatto ambientale e compiere le scelte migliori per la tutela dell’ecosistema marino;
- Seguire un regime alimentare equilibrato: la pesca intensiva sta provocando un significativo impoverimento delle specie ittiche portandole sull’orlo dell’estinzione. Risulta, allora, fondamentale adottare un regime alimentare il più vario possibile con particolare attenzione all’allevamento e alla pesca sostenibile
- Sensibilizzare gli altri: mettere al corrente amici, parenti e conoscenti dei pericoli che corre il mare e indurli a interessarsi alla cura dell’ecosistema;
- Partecipare a organizzazioni in difesa del mare: importante anche agire in prima linea partecipando alle iniziative di enti e organizzazioni che ogni giorno combattono contro il danneggiamento ambientale.
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