Giardini segreti in Sardegna: il tripudio della natura
In Sardegna ci sono diversi giardini segreti che possono essere considerati dei veri e propri musei naturali.
In primavera la natura si risveglia dal letargo invernale e si mostra in tutta la sua bellezza. Quando arriva la bella stagione, passare un po’ di tempo all’aria aperta è semplicemente meraviglioso, specialmente in Sardegna, dove madre Natura offre degli spettacoli davvero indimenticabili. Anche nelle città più grandi, dove esistono dei giardini segreti, fruibili tutto l’anno, in cui è possibile scoprire fiori incantevoli, piante che arrivano dal passato e alberi provenienti da ogni parte del mondo. In questa guida abbiamo selezionato in particolare cinque giardini che consigliamo davvero di visitare.
Orto botanico
A Cagliari, poco fuori dalle fortificazioni del Castello, c’è un grande giardino, pieno di piante rare e testimonianze di epoca romana. È l’orto botanico, un vasto spazio verde nel centro storico del capoluogo sardo con una superficie di circa cinque ettari. Vale la pena visitarlo per più motivi: da un lato perchè al suo interno è possibile ammirare specie vegetali di ogni tipo e provenienti da tutto il Pianeta, dall’altro per via della presenza di un’area archeologica che custodisce un vasto numero di reliquie romane. Tra le tante tappe che consigliamo nel tour dell’Orto botanico, sono imperdibili le Roccaglie della biodiversità, ovvero degli allestimenti che ricreano le condizioni nelle quali vivono in natura alcuni tipi di piante che crescono in territori pietrosi. Proprio qui sono presenti il 90% delle specie endemiche rare e “minacciate” delle isole del Mediterraneo occidentale, in particolare sarde.
Il giardino Aymerich
Conosciuto anche come il parco di Laconi, il giardino Aymerich può essere considerato un vero e proprio museo naturale. Si trova alle spalle dell’antico palazzo degli Aymerich, feudatari del paese fino al XIX secolo, e ricopre un’area di 22 ettari. Non è esagerato definirlo un giardino incantato, creato dal marchese Ignazio Aymerich, appassionato collezionista di piante esotiche, che anche ora crescono indisturbate. Tra i sentieri presenti nel giardino, spicca la presenza del corbezzolo, del pino della Corsica, del platano e del leccio, ma l’attenzione viene catturata anche dalle rovine del castello medievale di Laconi, costruito nel 1053. Nei pressi delle rovine, c’è anche il celebre cedro del Libano, una conifera sempreverde con gemme dimorfe e foglie agriformi.
Giardino di agrumi di Villa Pernis-Vacca
All’ingresso meridionale di Millis, Oristano, si trova la Villa Pernis-Vacca, costruita ad inizio ‘900 da Benvenuto Pernis per realizzare un allevamento di cavalli destinato all’esercito regio, in stile Liberty. Nel corso dei secoli, dopo alcuni cambi di proprietà, la villa è andata in disuso, fino ad essere acquistata nel 2000 dal comune di Millis, che l’ha quasi interamente ristrutturata. Al momento la zona sud è adibita ad albergo-ristorante-bar, mentre quella nord a centro servizi per il turismo. Particolarmente bello è il suo agrumeto, con piante rappresentative dell’agrumicoltura di Milis e della Sardegna, fra cui molti esemplari di pompia (Citrus limon var. pompia), varietà di limone endemica, segnalata già nel 1600. Dal 2000 all’interno del grande agrumeto si tiene la manifestazione “Primavera in Giardino”.
San Leonardo di Siete Fuentes
Sempre in provincia di Oristano, all’interno di un bosco di lecci, querce e olmi, c’è un luogo ameno e suggestivo: si tratta di San Leonardo di Siete Fuentes, ovvero la Villa delle Sette fontane. Il nome spagnolo deriva dal periodo di dominazione iberica, ma rispetto a quel passato le cose sono cambiate non poco. Oggi le fontane non sono più sette e la prima parte del nome è preso in prestito dalla chiesa di San Leonardo lì vicina. Questa villa e il vasto giardino nei pressi è uno dei luoghi migliori per passeggiare di tutta la Sardegna: il parco ombreggiato, caratterizzato anche dalla presenza di minuscoli laghetti e ruscelli formati dalle sorgenti, è davvero suggestivo. Percorrendo una vecchia mulattiera lastricata in pietra, si arriva alla spettacolare cascata di s’Istrampu de sos molinos, con un dislivello totale di trenta metri, distribuiti in cinque salti (l’ultimo di circa 15 metri).
Parco Monserrato
Infine, tra i giardini segreti della Sardegna merita sicuramente una visita il Parco Monserrato, lo storico “polmone verde” di Sassari. È un immenso giardino dai mille colori, un tempo principale tenuta nobiliare della città e ora area verde di sei ettari di valurare naturale e storico. Al suo interno, è presente un elegante giardino monumentale. In poco più di tre secoli e con diversi cambi di proprietà, da tenuta agricola questo luogo è divenuto un raffinato parco con infinite varietà di piante e opere architettoniche, che ornano i sentieri alberati. Tigli, lecci, carrubi, cipressi, pini e piante di ogni tipo lo carratterizzano, insieme agli edifici costruiti dalle nobili famiglie che si sono succedute. In particolare, vanno menzionate come tappe imperdibili la Fontana di Rosello, piazza d’Italia e la cattedrale di san Nicola di Bari.
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