Burrida a sa Casteddaia: un piatto tipico della cucina cagliaritana
Famosa soprattutto nella zona di Cagliari e di Pula, la Burrida a sa Casteddaia è una ricetta che profuma del mare della Sardegna
Tra i piatti più tipici e apprezzati di Cagliari e dintorni c’è sicuramente la Burrida a sa Casteddaia. Servita specialmente nei ristoranti del capoluogo sardo e di Pula, cittadina balneare poco distante, questa ricetta è un antipasto di mare, accompagnata da murici lessati e striscioline di bottarga.
L’ingrediente principale di questo piatto è il gattuccio di mare, guarnito con una salsa dal sapore molto particolare, caratterizzata dalla presenza delle noci, dell’aceto e dai fegatini dello stesso gattuccio, che rendono il tutto ancora più gustoso e particolare.
Origini della Burrida a sa Casteddaia
La Burrida a sa Casteddaia potrebbe essere comparsa per la prima volta nel Medioevo. A suggerirlo sarebbe l’etimologia della parola stessa, che deriverebbe dal provenzale bouride, ovvero zuppa di pesce. A introdurre questa ricetta nel cagliaritano dovrebbero essere stati i Genovesi, anche se la versione ligure della Burrida ha delle differenze rispetto a quella sarda. Infatti, in Liguria è una vera e propria zuppa di pesci, in Sardegna invece è la burrida di gattuccio.
Ma perchè “Casteddaia”? L’aggettivo deriva da Casteddu, nome sardo della città di Cagliari derivante dal latino castrum. Veniva definita così perchè era munita di mura protettive e torri imponenti. Ad oggi ne rimangono solo due: la Torre dell’elefante e la Torre di San Pancrazio.
Dopo aver visto le origini del piatto, possiamo concentrarci sulla ricetta per realizzarlo, che ha pochi passaggi ma di questi alcuni sono estremamente delicati.
Burrida a sa Casteddaia: ricetta
Sul web si possono trovare diverse versioni della ricetta, che si differenziano principalmente nella cottura dei fegatini di pesce. Alcune prevedono di lessarli prima di introdurli nella salsa, altre di cuocerli insieme a tutti gli altri ingredienti. Noi propendiamo per quest’ultima versione. Prima però vogliamo consigliare a tutti coloro che vogliono provare a creare questo piatto di farsi pulire il pesce direttamente in pescheria. Si tratta di un’operazione delicata, che richiede mani esperte.
Ingredienti per 4 persone:
- 700 g gattucci di mare, compreso fegatini
- 160 g noci sgusciate
- 1/2 bicchiere aceto di vino bianco, dose approssimativa da calibrare in base alla forza dell’aceto e ai propri gusti
- 200 ml olio extravergine di olive siciliane biologiche
- 2 spicchi aglio rosso di Nubia, o di più se ti piace
- 1 foglia alloro
- ½ bicchiere vino bianco secco
- 10 grani pepe nero
- alcuni gambi prezzemolo
- q.b. sale marino fino
Per quanto riguarda la preparazione, bisogna per prima cosa mettere dell’acqua in una pentola capiente, che poi va aromatizzata con l’alloro, 1 spicchio d’aglio, il pepe nero, qualche gambo di prezzemolo, il vino bianco e un po’ di sale. Una volta raggiunto lo stato di ebollizione, vanno aggiunti i tranci di pesce e fatti bollire per 8-10 minuti.
Una volta cotto, il pesce va messo a scolare in un colapasta. Nel frattempo, è necessario preparare la salsa passando al mixer gli altri ingredienti, ovvero le noci, i fegatini crudi, 1 spoicchio d’aglio, l’olio, l’aceto e un pizzico di sale. La salsa frullata va trasferita in un tegame antiaderente e lasciata cuocere a fiamma vivace per 5-7 minuti. Quando si restringerà un po’, il fuoco potrà essere spento.
Arrivati a questo punto, i tranci di pesce – scolati e freddi – vanno trasferiti in una pirofila, lasciando un po’ di spazio tra l’uno e l’altro. La salva va versata sul pesce, dopodichè il tutto va fatto intiepidire e poco dopo coperto con una pellicola, per poi essere lasciato a riposo in frigorifero per circa 12-24 ore.
La Burrida a sa Casteddaia: la cucina sarda dell’Osteria del Forte di Palazzo Doglio
I piatti della tradizione sarda, come la Burrida a sa Casteddaia, sono il fiore all’occhiello della cucina di Alessandro Cocco, Executive Chef dell’Osteria del Forte di Palazzo Doglio. Giovane promessa della cucina italiana, Alessandro Cocco è cresciuto al Forte Village nella scuola dei grandi chef stellati Gordon Ramsay e Heinz Beck. La sua cucina coniuga sapiementemente tradizione e innovazione, ed è in grado di valorizzare i migliori prodotti di stagione a chilometro zero.
Il ristorante si trova all’interno di Palazzo Doglio, hotel di lusso nel cuore di Cagliari a due passi dall’antico centro storico della città, ed è caratterizzato da eleganti interni in stile classico riorganizzati nel completo rispetto delle nuove normative di sicurezza. All’esterno, gli esclusivi dehors si inseriscono perfettamente nella scenografica cornice dell’elegante complesso di Palazzo Doglio e della sua meravigliosa Corte.
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