Parchi naturali della Sardegna: capolavori della natura
Non soltanto spiagge favolose e un mare incantevole: per scoprire la Sardegna più autentica e selvaggia, i parchi naturali sono la meta ideale.
Vanto della Sardegna sono le bianchissime spiagge caraibiche accarezzate dalle onde cristalline di un mare eccezionale, le testimonianze della civiltà nuragica, antiche città e forti tradizioni che si tramandano nel tempo.
Ma questa regione di grande bellezza è anche la destinazione perfetta per gli amanti dell’outdoor e delle vacanze attive all’aria aperta: il suo territorio, ancora ricco di un fascino incontaminato, è impreziosito da aree naturalistiche protette che dall’entroterra raggiungono la costa e che permettono di immergersi nell’atmosfera più autentica e selvaggia dell’isola.
Sono numerosi, infatti, i parchi regionali e nazionali, le riserve sottoposte a tutela ambientale, aree di grande interesse naturalistico e incredibili monumenti disegnati dalla forza della natura che proprio qui ha dato il meglio di sé.
Da Nord a Sud, i parchi sono un tesoro inestimabile della Sardegna, quel suo lato “che non ti aspetti” ma che sa come ammaliare e rimanere impresso negli occhi e nel cuore.
I parchi naturali della Sardegna: i 5 più affascinanti da non perdere
Meta balneare per eccellenza, plasmata da lidi vellutati lambiti da limpide acque turchesi, da splendide piscine naturali ma anche apprezzata per il suo ricco passato e la cultura millenaria, la Sardegna non è da meno quando si tratta di patrimonio naturalistico. I parchi naturali, amati dagli escursionisti e da chi pratica trekking, regalano altrettante emozioni e sono una tappa imperdibile durante una vacanza sull’isola dei nuraghi.
Scopriamo insieme quali sono i 5 parchi naturali della Sardegna da vedere almeno una volta nella vita.
Il Parco naturale regionale Molentargius-Saline
1400 ettari di pura poesia che si estendono nei comuni di Quartu Sant’Elena, Cagliari, Quartucciu e Selargius, un’area umida dove si incontrano bacini di acqua salata e acqua dolce e dove nifidicano i fenicotteri rosa: questo è il Parco naturale regionale Molentargius-Saline, nato per valorizzare e proteggere il territorio dove sostano, svernano e nidificano gli uccelli acquatici. Aperto tutti i giorni, offre la preziosa possibilità di scorgere, passeggiando, oltre ai sa genti arrubia, i fenicotteri simbolo del Parco, altre specie tra cui gli aironi, il Germano Reale, il Martin Pescatore, la raganella e la donnola. Non mancano piste ciclabili, percorsi pedonali e per andare a cavallo in un ambiente unico.
Il Parco dei Sette Fratelli
Storia e natura si uniscono nella magnifica cornice del Parco regionale dei Sette Fratelli, uno dei più estesi della Sardegna con ben 58846 ettari nel sud-est dell’isola. È un vero e proprio polmone verde che prende il nome dalle sette cime che lo caratterizzano, un’oasi che offre innumerevoli occasioni per praticare trekking seguendo i sentieri escursionistici da cui si scorgono meraviglie naturali e panorami favolosi: aspri rilievi ricoperti da foresta-macchia, profumato sottobosco mediterraneo, gole, cayon, pinnacoli, rocce granitiche, torrioni e salti vertiginosi. Il Parco, inoltre, comprende 10.000 ettari dell’omonima foresta demaniale e 6000 ettari di oasi faunistica dove ha trovato il proprio habitat ideale il cervo sardo, preziosa specie endemica.
Parco del Monte Arci
L’antichissima storia della Sardegna è racchiusa qui, nel Parco del Monte Arci tra il Campidano di Oristano e la Marmilla, dove spicca uno dei più vasti giacimenti di ossidiana dell’isola, protetto dalle viscere del vulcano spento. Camminando tra leccete, faggete, freschi corsi d’acqua e sorgenti, antiche cave e il museo di Pau, è possibile ripercorrere il passato millenario che ha visto protagonista l’ossidiana a partire dal VI millennio a.C. Numerosi sono i percorsi a tema e la rete escursionistica è composta da ben 200 chilometri di sentieri e piste di rara suggestione.
Parco del Limbara
È uno degli otto parchi regionali sardi, un paradiso per l’arrampicata, la mountain bike, il free climbing e l’escursionismo: il Parco del Limbara, al confine tra il Logudoro e la Gallura, affascina con le forme particolari e scenografiche del massiccio modellato dal tempo e ricoperto dalla macchia mediterranea. Tra i percorsi da non perdere vanno segnalati la “Via delle acque”, 30 chilometri al cospetto delle ottime sorgenti immerse nel verde, “la Sommità” che, in 12 chilometri, consente di ammirare il giardino esotico del Pavari e raggiunge la vetta più alta, Punta Balestreri, e “Animali e Piante” per un contatto ravvicinato con i daini e i mufloni.
Gutturu Mannu
La zona sud-occidentale della Sardegna vanta il Parco Gutturu Mannu, la “grande gola”, maestoso canyon plasmato dall’omonimo torrente e da tanto verde. Apprezzato per l’escursionismo, è custode di una delle foreste più vaste d’Italia con 35.000 ettari dall’indiscusso valore naturalistico e di tre oasi di protezione della fauna: passeggiando tra il profumo della macchia mediterranea, fitte leccete e sugherete, i visitatori avranno l’occasione di avvistare l’aquila reale, la poiana, il falco pellegrino, il cinghiale e specie tipiche del territorio come il cervo, il geotritone e l’astore.
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