Pan di Zucchero: il gigante bianco del Mediterraneo
Simbolo della costa di Iglesias, l’isolotto di Pan di Zucchero è una meraviglia selvaggia davvero imperdibile.
La costa iglesiente, nell’estremo sud-ovest della Sardegna, ha nell’isolotto di Pan di Zucchero il suo monumento naturale più spettacolare e imponente. Esso si erge nella suggestiva insenatura di Masua, piccolo centro minerario di Iglesias. Originariamente era conosciuto con il nome sardo di Concali su Terràinu, ma già dal XVIII secolo la conformazione dell’isolotto lo faceva associare al famoso Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro. Così la denominazione autoctona venne cambiata con l’attuale, che ha chiaramente una derivazione brasiliana.
Pan di Zucchero è uno dei più grandi faraglioni d’Europa
Raggiungibile in gommone o in barca partendo dalla stupenda insenatura di Masua, Pan di Zucchero è uno splendido scoglio di calcare di colore biancastro, formatosi per via dell’erosione marina. Proprio per l’azione di quest’ultima si è isolato dalla terraferma, diventando quella che viene riconosciuta da tutti come un’enorme zolla zuccherosa che sembra sospesa sul mare.
Ha una forma massiccia e arrotondata: possiede una superficie di circa 3,72 ettari e raggiunge i 133 metri di altezza (molto più alto del famoso faraglione di Capri). Al suo interno sono inoltre presenti due grotte a forma di galleria, che si aprono a livello del mare: si tratta di fenomeni carsici, prodotte nei secoli dall’azione solvente dell’acqua piovana sulle rocce carbonatiche. Allo scoglio sono strutturalmente collegati i faraglioni del Morto e di S’Agusteri.
Pan di Zucchero, insieme alla costa di Masua e Nebida, forma un tratto della costa del sud della Sardegna tra i più famosi a livello nazionale ed europeo: ricorda quasi i faraglioni irlandesi per via della sua forma selvaggia. Masua è una spiaggia il cui paesaggio, quello del Sulcis Iglesiente, rimane uno dei più autentici dell’intera regione. Da qui si erge imponente l’isolotto di Pan di Zucchero, distante circa 2 km e mezzo, caratterizzato da un colore chiaro e da due grandi archi che si aprono sulle pareti meridionali e settentrionali.
Lo si può ammirare giorno e notte, la sua bellezza è sempre incredibile. Tuttavia, consigliamo di fermarsi ad apprezzarlo almeno una volta durante il tramonto, quando la luce del sole si mostra in tutte le tonalità del giallo e dell’arancio. Uno spettacolo nello spettacolo, oggi area protetta grazie all’istituzione di un parco marino che ospita molte specie, tra cui aragoste, spigole, triglie, gronghi e capre di mare (per questo motivo è particolarmente indicato per gli amanti dello snorkeling). Inoltre, qui sono visibili i caratteristici soffioni: la loro formazione è dovuta all’azione di piccole caverne, che nebulizzano l’acqua marina quando l’onda comprime l’aria al suo interno.
Pan di Zucchero è anche meta particolarmente frequentata dagli scalatori: sulle sue pareti infatti, viene praticata l’arrampicata sportiva. Diversi climbers famosi hanno scalato il faraglione: uno di questi è Manolo, tra i pionieri dell’arrampicata libera in Italia, nonchè uno dei volti più conosciuti italiani riferiti a questa disciplina.
Come raggiungere Pan di Zucchero e cosa vedere nei dintorni
Il punto di partenza è Masua, località che si trova nell’area del Sulcis Iglesiente, una delle terre emerse più antiche d’Europa insieme alla Costa Verde, vicino al porto di Buggerru, nel comune di Iglesias. Lo scoglio di Pan di Zucchero si trova proprio qui, e può essere raggiunto in barca o in gommone partendo dall’arenile, stando attenti alle correnti dei fondali: apparentemente calme, possono nascondere delle insidie.
Oltre al faraglione, nelle vicinanze è possibile visitare diversi altri luoghi d’interesse notevoli. Uno di questi è Nebida, un piccolo paesino con una passeggiata panoramica a strapiombo sul mare: da vedere le meravigliose insenature immerse nella tipica macchia mediterranea sarda. A due chilometri a nord di is Cicalas si insinua il Canal Grande di Nebida: è una valle lunga e stretta, con un torrente che si getta a mare in un’insenatura a fiordo. Oltre alla piccola spiaggia, ci sono una serie di grotte: la grotta di Canal Grande ai piedi della falesia, ovvero un tunnel di 150 metri scavato dal mare; la Grotta delle Spigole, sotto la parete nord; Cala Domestica, ancora più a nord, nel territorio di Buggerru.
Canal Grande è visitabile anche via terra partendo da Masua, percorrendo un trekking caratterizzato dai segni dell’attività mineraria, protagonista nei secoli passati. Infatti, intorno alla fine del XIX secolo, la miniera di Masua era una delle realtà più importanti della Sardegna. Diventato poi un complesso di abitazioni, con tanto di scuola, ospedale, chiesa e laboratori, oggi è un villaggio fantasma, tappa suggestiva del cammino minerario di Santa Barbara e del parco geominerario della Sardegna, patrimonio dell’Unesco.
Vuoi ammirare da vicino l’imponente Pan di Zucchero e vivere una vacanza all’insegna dello charme e dell’eleganza? Prenota un soggiorno a Palazzo Doglio a Cagliari