Viaggio di nozze in Sardegna: perché è chiamato anche luna di miele?
Il viaggio di nozze in Sardegna segna l’inizio di un nuovo capitolo della vita di coppia e offre alla neo coppia l’occasione di partire alla scoperta di una terra antica, ricca di storia e perfetta per ogni tipo di luna di miele.
Se per la vostra luna di miele siete alla ricerca di luoghi magici che conservano ancora intatto il loro fascino storico e ambientalistico, dove assaporare il gusto autentico delle tradizioni ma senza rinunciare alla contemporaneità, il viaggio di nozze in Sardegna è la soluzione giusta.
L’isola dalla storia millenaria, accarezzata dal clima mediterraneo e circondata da uno dei mari più belli del mondo che non teme il confronto con quello di famosi paradisi tropicali, ha tutto quello che serve per trasformare il sogno della perfetta luna di miele in un viaggio di nozze indimenticabile.
Ma perché il viaggio di nozze è chiamato anche luna di miele? Forse non tutti sanno che l’espressione “luna di miele” ha origini antiche e non è un’esclusiva della lingua italiana. Infatti, la si può trovare anche in altre lingue: in francese è lune de miel, in spagnolo luna de miel, in inglese honeymoon e in arabo shahr el’assal. In Norvegia, invece, si dice bryllupsreise mentre in Germania flitterwochen.
Secondo gli storici, l’espressione “luna di miele” risalirebbe ai tempi dell’antica Mesopotamia periodo in cui era usanza regalare alle coppie di sposi un’anfora di idromele, una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele e nota con il nome di “bevanda degli dei”. Si pensava che l’idromele favorisse la fertilità quindi gli sposi, per rafforzare l’unione, dovevano berne un sorso insieme ogni giorno per un mese.
La stessa tradizione si ritrova anche nella cultura norrea mentre nell’antica Roma, oltre a regalare alle neo coppie idromele o bevande a base di miele, gli sposi, durante la prima notte di nozze, erano soliti mangiare anche del miele considerato un alimento simbolo di abbondanza e prosperità.
Nel periodo medievale, invece, il futuro marito riceveva in dono dalla famiglia della promessa sposa un vaso di miele e la prima notte di nozze era chiamata “luna di miele” in riferimento al dolce alimento e al legame tra ciclo femminile e fasi lunari. Sempre al Medioevo risalgono anche i rituali religiosi pagani e neopagani associati alle fasi lunari e alla Wicca che descrive la luna di miele come il “momento ricco nella natura, dedicato ai cambiamenti in positivo e che invita a prenderci le nostre responsabilità”.
Inoltre, alcuni testi, come il prestigioso The Oxford Dictionary, considerano il miele un riferimento alla dolcezza del primo periodo successivo al matrimonio, una fase della vita di coppia caratterizzata da un sentimento di felicità destinato a diminuire con il tempo.
Scopriamo insieme quali sono le cinque mete ideali per un viaggio di nozze in Sardegna impossibile da dimenticare.
Viaggio di nozze in Sardegna: 5 mete per una luna di miele indimenticabile
Sognate di partire per una luna di miele all’insegna del relax o per un viaggio avventuroso alla scoperta delle meraviglie della natura? La risposta giusta in entrambi i casi è una sola: Sardegna. L’isola è l’eden romantico nel cuore del Mediterraneo, la destinazione perfetta per tutte le coppie di sposi: da quelle che amano le spiagge di morbida sabbia bianca e il mare cristallino a quelle che preferiscono un itinerario on the road tra paesaggi naturali mozzafiato e affascinanti città.
Vediamo quali sono le cinque mete ideali per un viaggio di nozze in Sardegna:
- Cagliari: città del sole e del maestrale dalla storia antica e plurimillenaria, Cagliari è una delle sei città di mare più belle d’Europa secondo l’autorevole quotidiano britannico The Guardian. Affacciata sul Golfo degli Angeli e immersa nei profumi mediterranei, l’antica Casteddu è la città delle meraviglie, in costante equilibrio tra tradizione e contemporaneità, dove si incrociano fede e folklore, mistero e magia, storia e arte, natura e cultura. Spiagge incantevoli, come la celebre Poetto, monumenti simbolo delle vicende millenarie della Sardegna, musei che custodiscono opere di grande valore, siti archeologici straordinari, un patrimonio enogastronomico tutto da scoprire e luoghi ricchi di charme ed eleganza come Palazzo Doglio: a Cagliari e dintorni non manca davvero nulla per trasformare la luna di miele in un ricordo indimenticabile.
- Costa Verde: è una delle aree più suggestive della Sardegna e si estende per circa 47 chilometri da Capo Frasca, a nord, fino al promontorio di Capo Pecora, a sud. Il paesaggio è un susseguirsi di immense spiagge, maestose dune di sabbia dorata e cale rocciose protette da imponenti scogliere scolpite dalle onde di un mare dalle mille sfumature di blu. La Costa Verde, insieme al Sulcis, è una delle terre emerse più antiche d’Europa, e custodisce l’anima più autentica e selvaggia dell’antica Ichnusa. Un vero e proprio paradiso naturale che, oltre alle splendide spiagge e al mare cristallino, conta vaste zone umide, come la laguna di Corru S’Ittiri, quella di Marceddì e lo stagno di San Giovanni. Qui si trovano anche imponenti monumenti di archeologia industriale e resti di cantieri, gallerie e piccoli villaggi che oggi sono il cuore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Tra le bellissime località della Costa Verde ci sono Capo Frasca, Torre dei Corsari, Piscinas, Scivu e Capo Pecora.
- Riviera del Corallo: è il tratto costiero della Sardegna nord-occidentale a sud della pianura della Nurra, dove è situata la città di Alghero soprannominata la Barceloneta sarda in riferimento all’uso della lingua catalana. Il nome Riviera del Corallo, o Costera del Coral in catalano e algherese, deriva dal fatto che nelle acque del golfo di Alghero è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso che, fin dai tempi dell’antica Roma, viene pescato e lavorato per trasformarlo in gioielli e ornamenti. Nel corso dei secoli, la lavorazione e la vendita del corallo hanno avuto una grande importanza di carattere economico e culturale, tanto che un ramo di corallo è inserito nello stemma della città. Tra i luoghi imperdibili della zona ci sono la spiaggia di Mugoni, che fa parte del Parco naturale regionale di Porto conte, la famosa piscina naturale di Cane Malu, la grotta di Nettuno e il borgo di Bosa.
- Barbagia: è una subregione storica della Sardegna centrale che si estende lungo i fianchi del massiccio del Gennargentu e comprende la zona dell’Ogliastra, dal Supramonte e dal nuorese fino ad arrivare a Bitti. Quello della Barbagia è un territorio dalla bellezza aspra e selvaggia caratterizzato da un paesaggio molto vario che va dai rocciai di granito ai contrafforti del Gennargentu ogliastrino, compresa la valle del Rio Pardu, dalle vallate del Cedrino fino ai pascoli di Ollolai e a quelli pascoli montani di Seui, per poi riscendere a mare verso Baunei. L’entroterra sardo è un luogo magico fatto di antiche tradizioni, straordinari panorami, numerosi siti archeologici, borghi medievali di grande fascino e sapori genuini che raccontano la cucina del territorio. In una terra così ricca da un punto di vista ambientale e storico, tra i luoghi da vedere almeno una volta nella vita ci sono: il Canyon Su Gorropu, le sorgenti di Su Gologone, la Grotta di Ispinigoli, Romanzesu, Mamoiada e il Museo Deleddiano.
- Santa Teresa Gallura: lo splendido borgo in provincia di Sassari, che nel 2021 ospiterà il set del remake in live action del celebre film d’animazione Disney “La Sirenetta”, è il comune più a nord della Sardegna. Il paese si snoda su un promontorio che guarda a nord la costa meridionale della Corsica da cui è separata dalle Bocche di Bonifacio, distante appena 11 miglia da capo Pertusato, a nord-est l’arcipelago della Maddalena, un gruppo di isole situate al largo della costa Smeralda, e ad ovest si affaccia sul mar di Sardegna. Inoltre, appartengono al territorio di Santa Teresa anche gli scogli di Monte Russu, della Colombaia e di Munichedda. Santa Teresa Gallura fu fondata nel 1808 da Vittorio Emanuele I di Savoia che, oltre a disegnare la pianta del paese, decise di dargli il nome di sua moglie: la regina Maria Teresa d’Asburgo-Este. Il territorio è un alternarsi di spiagge bianche e imponenti scogliere di granito modellate dal tempo e dai fenomeni atmosferici in cui spesso sono riconoscibili figure antropomorfe e zoomorfe come la magnifica “aquila” a Capo Testa. Il borgo, circondato da alcune delle più belle spiagge della Sardegna, più volte premiate con la “Bandiera Blu”, è dominato dalla torre spagnola di Longosardo mentre a circa 3 chilometri dal centro, all’ombra di una pineta secolare, si trova l’antica chiesa campestre della Madonna del Buoncammino edificata nel XVIII secolo sulle rovine di un tempio romano dedicato a qualche divinità protettrice dei viandanti. Tra i numerosi luoghi di interesse storico e culturale da non perdere ci sono il sito di Lu Brandali, le cave romane e i fortini militari, il faro di Capo Testa, il Parco di Punta Contessa e Punta Falcone.
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