Eurovision in Italia: torna il festival di musica internazionale
La vittoria dei Måneskin riporta l’Eurovision in Italia dopo 31 anni e Cagliari è tra le città perfetta per ospitare l’evento.
Il gruppo italiano Måneskin, con la canzone Zitti e buoni, si è aggiudicato il podio della 65° edizione dell’Eurovision Song Contest (ESC), il concorso canoro svoltosi nei Paesi Bassi, presso la Rotterdam Ahoy, dal 18 al 22 maggio 2021.
La vittoria della giovane band romana segna il ritorno dell’Eurovision in Italia dopo 31 anni e Cagliari potrebbe essere tra le città candidate ad ospitare il festival musicale internazionale nato nel 1956 a Lugano e organizzato annualmente dai membri dell’Unione europea di radiodiffusione.
Il concorso è uno dei programmi televisivi musicali più longevi di sempre nonché l’evento non sportivo più seguito al mondo e viene trasmesso in diretta televisiva sui canali principali in buona parte dell’Europa, in alcuni paesi asiatici, oceanici, africani e dell’America del Nord e dal 2016 in diretta sul canale ufficiale Youtube dell’evento.
L’idea di organizzare una gara canora, alla quale potessero prendere parte i diversi stati europei, fu di Sergio Pugliese, drammaturgo e giornalista italiano, che immaginava un concorso ispirato al Festival di Sanremo. La proposta piacque a Marcel Bezençon, direttore generale dell’Unione europea di radiodiffusione (UER) dal 1950 al 1970, e dopo vari incontri il 19 ottobre 1955 a Roma, presso Palazzo Corsini alla Lungara, si stabilì la data in cui avrebbe preso il via l’Eurovision Song Contest.
La prima edizione del festival si tenne il 24 maggio 1956 al teatro Kursaal di Lugano, in Svizzera, e a partecipare, con due canzoni, ciascuno furono 7 paesi: Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. La prima edizione fu vinta dai padroni di casa con la canzone Refrain, interpretata dalla cantante Lys Assia, e fu l’unica in cui non vennero annunciati né il secondo né il terzo classificato, né tantomeno i rispettivi punteggi.
L’organizzazione del concorso decise che la manifestazione sarebbe stata ospitata a turno dai paesi partecipanti e per la seconda edizione, in cui furono selezionati 10 paesi e che segnò il debutto di Austria, Danimarca e Regno Unito, fu selezionata la Germania Ovest. Nell’edizione del 1957, vinta dai Paesi Bassi rappresentati da Corry Brokken con Net als toen, ogni paese partecipò con un solo brano della durata massima di 3:00 minuti e furono ammessi per la prima volta i duetti. Inoltre, fu introdotta la regola che assegnava al paese vincitore il compito di organizzare ed ospitare l’edizione successiva.
L’esibizione italiana passata alla storia è sicuramente quella di Domenico Modugno che nel 1958 portò sul palco del festival la celebre Nel blu dipinto di blu conquistando il terzo posto. L’anno successivo si esibì nuovamente sul palco dell’ESC con Piove (ciao ciao bambina) giungendo sesto su undici partecipanti.
A vincere l’Eurovision, oltre ai Måneskin, sono stati Gigliola Cinquetti nel 1964 con Non ho l’età (Per amarti) e Toto Cotugno nel 1990 con Insieme:1992.
Eurovision in Italia: Cagliari è pronta ad ospitare l’ESC
L’Eurovision in Italia torna per la terza volta nella storia dopo 31 anni e Cagliari è tra le città che potrebbero candidarsi ad ospitare uno dei festival musicali più amati dal grande pubblico.
Affacciata sul Golfo degli Angeli, circondata da uno dei mari più belli del mondo e accarezzata dal clima mediterraneo, il capoluogo è la porta d’accesso alla Sardegna nonché il principale centro urbano dell’isola e tiene il passo con le metropoli meglio attrezzate e visitate.
L’antica Casteddu è la cornice ideale per celebrare un evento di respiro internazionale come l’Eurovision Song Contenst: cuore mediterraneo e anima cosmopolita, la città del sole e del maestrale custodisce gelosamente la propria memoria ma guarda al futuro e non ha nulla da invidiare alle altre aspiranti candidate come Milano e Torino.
Dalla storia plurimillenaria al vasto e importante patrimonio culturale e artistico, dalla grande varietà di prodotti dell’artigianato ai sapori e profumi simbolo dell’eccellenza della cucina isolana, dagli affascinanti monumenti ai grandi impianti sportivi, Cagliari ha tutti i requisiti che una città deve avere per ospitare il festival canoro ed è pronta ad accogliere le tante e numerose delegazioni, gli artisti, i giornalisti e gli spettatori provenienti da ogni parte del mondo.
Inoltre, Cagliari è anche tra le candidate al premio Capitale Verde Europa 2023, il riconoscimento che la Commissione europea assegna ogni anno alla città che si è impegnata per raggiungere ambiziosi obiettivi nei temi della salvaguardia ambientale e dello sviluppo economico sostenibile. Il sindaco Paolo Truzzu, che nei mesi scorsi ha annunciato la partecipazione del capoluogo sardo al concorso European Green Capital 2023 tramite un post su Facebook, spiega: “Oggi la nostra città ha molto aree verdi: parchi, spazi, giardini pubblici, una media di metri quadri per cittadino che ogni città italiana ci invidia. Ha una buona qualità della vita, una filosofia “urbangreen” che è ormai cultura comune. Uso le parole dell’architetto Kipar: “Il verde è il vestito, il suolo è il corpo, l’acqua che vi scorre è l’anima”.
Cagliari ha quindi tutte le carte in regole per aggiudicarsi il primo posto nella corsa alla conquista di Eurovision 2022.
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