Autunno in Barbagia 2023: promuovere e valorizzare l’entroterra sardo
Anche quest’anno, da settembre a dicembre, al via la manifestazione per fare esperienza di territori millenari.
Sta per tornare “Autunno in Barbagia”, la manifestazione nata nel 2001 per promuovere e valorizzare l’interno della Sardegna, ricco di paesi che vantano eccellenze produttive, suggestive tradizioni materiali e immateriali e custodi di saperi e sapori di assoluto valore.
Dal 2 settembre al 17 dicembre 2023, ecco l’occasione ideale per fare la conoscenza, in maniera esperienziale, dell’entroterra sardo e acquistare i prodotti del territorio dopo averne scoperto le fasi di produzione con i propri occhi.
Il calendario degli eventi è in continuo aggiornamento: per ricevere “in tempo reale” tutte le informazioni vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale della manifestazione https://www.cuoredellasardegna.it/autunnoinbarbagia/it/paesi/index.html, a seguire la Pagina Facebook https://www.facebook.com/CuoredellaSardegna/, il canale Instagram https://www.instagram.com/autunnoinbarbagia/, il canale Twitter https://twitter.com/CuoreSardegna e a contattare gli organizzatori e promotori all’indirizzo mail info@cuoredellasardegna.it oppure al numero di telefono 0784 242504.
Calendario “Autunno in Barbagia” Settembre 2023
Durante il mese di settembre, “Autunno in Barbagia” vedrà come protagonisti i paesi di Bitti dal 2 al 3 settembre, Oliena dal 9 al 10, Sarule e Teti dal 16 al 17 settembre, Austis e Orani dal 23 al 24.
Conosciamoli meglio.
Bitti, cuore della Barbagia
Centro principale della Barbagia del nord, Bitti, dalle origini antiche, è parte dei Borghi Autentici d’Italia e svetta a 500 metri nel verde di una vallata abbracciata da dolci colline punteggiate da una miriade di sentieri naturalistici che si aprono su panorami incantevoli.
Custodisce, inoltre, l’eccezionale complesso di Romanzes, villaggio-santuario della preistoria, il Museo della Civiltà contadina e pastorale dove conoscere usi, costumi e tradizioni, e vanta la maestria dei cori che tramandano l’arte dell’antico canto “a tenore”, Patrimonio UNESCO.
Oliena, romantico dipinto
Nel Nuorese, gemma incastonata tra le montagne e abbracciato da sorgenti e boschi, il paesino di Oliena, Bandiera Arancione del Touring Club, è sinonimo di artigianato, accoglienza, natura e cultura.
Infatti, il talento dei suoi abitanti dà vita a fini ricami, gioielli in filigrana, cassapanche in legno, eccellenze dei campi tra cui vanno citati l’olio e il vino Nepente, e una prelibata cucina pastorale che dà vita a piatti salati e dolci che non si dimenticano.
Sarule, tappeti leggendari
Ecco poi Sarule, vegliato dal monte che ospita la chiesa più alta dell’isola (a 1100 metri), il pittoresco Santuario di Nostra signora di Gonare.
Il paese, sormontato da tre cime calcaree, è noto per la produzione di tappeti con telai verticali, stilizzati e colorati, arricchiti da disegni geometrici oppure da figure che si ispirano alla natura o alle attività agricole.
Teti, museo a cielo aperto
Teti, nel centro Sardegna, è un vero e proprio “museo archeologico a cielo aperto”, salito alla ribalta per la scoperta del villaggio-santuario di Abini, meta di pellegrinaggio degli antichi popoli nuragici.
Ma non solo: il paesino vanta anche gli insediamenti su Carratzu e su Ballu, nuraghi Alinedu e Turria e il complesso di s’Urbale con nuraghe, villaggio con 50 capanne e tombre dei Giganti.
Austis, tradizioni antiche
Sono le tradizioni antiche e un territorio ricco di monumenti naturali i fiori all’occhiello di Austis, tra le montagne della Barbagia di Ollalai, contraddistinte da imponenti rocce scolpite dal tempo e da fitti boschi di lecci, querce e sugheri.
Una passeggiata tra le belle case in granito del centro storico conduce ad ammirare la Parrocchiale della Beata Vergine Assunta, con pregevoli opere dell’artista locale Elio Sanna.
Orani, paese d’artisti
È terra di siti archeologici, edifici di culto, tradizioni artigiane e soprattutto d’artisti, Orani, a una ventina di chilometri da Nuoro.
Il paese di circa tremila abitanti, infatti, ha dato i natali a celebri artisti del XX secolo e contemporanei tra cui Nivola, Delitala, Paolo Modolo e Salvatore Niffoi.
A Nivola, in particolare, è dedicato l’omonimo museo su una scenografica collina.
Calendario “Autunno in Barbagia” Ottobre 2023
Durante il mese di ottobre, “Autunno in Barbagia” vedrà come protagonisti i paesi di Dorgali, Lula e Orotelli dal 30 settembre al 1 ottobre, Gavoi, Lollove e Tonara il 7 e 8, Meana Sardo, Onanì e Orgosolo il 14 e 15, Belvì, Ottana e Sorgono il 21 e 22, e Aritzo e Olzai il 28 e 29.
Scopriamoli insieme.
Dorgali, tra natura e bellezza
Punto di forza di Dorgali è il suo immenso patrimonio naturalistico di 225 chilometri quadri, che va dalle selvagge montagne del Supramonte fino al mare favoloso di Sardegna.
In più, le pittoresche vie del centro, tra botteghe e case in pietra vulcanica, vi porteranno a scoprire le chiese e la vocazione artigiana del borgo con ceramiche e gioielli in filigrana.
Lula, cuore della Baronìa
A quaranta chilometri da Nuoro, Lula affonda le sue radici nel Neolitico e ricorda anche il recente passato di sfruttamento delle miniere d’argento e piombo di sos Enattos e Guzzurra–s’Arghentaria, parte del Parco geominerario della Sardegna.
Qui va in scena uno dei carnevali più particolari dell’isola, su Carrasecare luvules, la cui maschera protagonista è su Battiledhu (‘vittima’).
Orotelli, Borgo autentico d’Italia
Sull’altopiano granitico di sa Serra, Orotelli, parte dei Borghi autentici d’Italia, vanta uno dei carnevali barbaricini più rilevanti, con la famosa maschera dei Thurpos (ciechi).
È altresì conosciuto per la produzione di grano di ottima qualità e per la maestria dei calzolai che sanno realizzare mirabili sos cambales (stivali) in cuoio.
Gavoi, borgo gioiello
Perla della Barbagia di Ollolai è Gavoi, Bandiera Arancione del Touring Club.
Una passeggiata tra le vie del centro rileva l’eccellenza del contesto naturalistico gavoese: eleganti case in granito, balconi fioriti e magnifiche vedute panoramiche sulle verdi vallate tutt’intorno.
Lollove, luogo senza tempo
Lollove, tra i Borghi Più Belli d’Italia, è un luogo senza tempo, con molte abitazioni ormai in rovina, ripide e strette stradine ciottolate, e un silenzio surreale.
Pochi abitanti, aura di leggende, un villaggio rurale medievale della Sardegna trasportanto ai giorni nostri.
Tonara, paese verde
A sud-ovest del Parco del Gennargentu, Tonara è uno dei paesi più verdi dell’isola, immerso tra castagni secolari, noci e noccioli, una rigogliosa foresta perfetta per trekking ed escursioni.
L’evento più atteso è la Sagra del Torrone, che si svolge ogni anno, dal 1979, il giorno di Pasquetta.
Meana Sardo, spirito conviviale
È uno spirito conviviale quello di Meana Sardo, che si esplica ogni anno nella partecipazione ad “Autunno in Barbagia”, nella Sagra del formaggio a fine giugno e nei fuochi di Sant’Antonio Abate a metà gennaio.
Tutt’intorno, la ricchezza delle bellezze naturali tra montagne aspre e colline coltivate a vigneti.
Onanì, paesaggio suggestivo
In un paesaggio naturale davvero suggestivo dove si stendono i salti di Mamone, conosciamo Onanì, Borgo Autentico d’Italia, ricco di tradizioni popolari e storia, impreziosito dai murales del pittore Pietro Asproni e di allievi dell’Accademia di Brera che rievocano scene di vita agropastorale.
Orgosolo, paese-museo
Paradiso per i trekker, Orgosolo è un pittoresco paese-museo, culla dei murales e del canto a tenore, Patrimonio intangibile dell’UNESCO.
Dipinti davvero incantevoli adornano le case del centro storico, le facciate dei nuovi edifici, le vie e le piazze.
Ottana, il paese di Boes e Merdules
Centro di origine pastorale, Ottana è il paese di uno dei carnevali più noti di Sardegna, con protagoniste le maschere lignee mostruose dei Boes e Merdules la cui prima uscita avviene in occasione dei fuochi di Sant’Antonio Abate a metà gennaio.
Molto sentiti anche i riti della Settimana Santa.
Sorgono, che emozionò Lawrence
Capoluogo storico del Mandrolisai, borgo di granito dalle tradizioni millenarie che affascinò lo scrittore Lawrance, Sorgono vanta un territorio con paesaggi montati plasmati dal vento e panorami incredibili sull’altopiano di Iscalas.
Funge da capolinea del Trenino verde, una vera esperienza di slow tourism.
Aritzo, centro di villeggiatura
La natura incontaminata, le sorgenti e l’aria salubre fanno di Aritzo un ameno centro di villeggiatura di montagna, nella Barbagia di Belvì, nel cuore di una dolce vallata ricca di foreste.
Da vedere? Il Museo etnografico della montagna sarda, le seicentesche carceri spagnole e la Parrocchiale di san Michele arcangelo.
Olzai, il “paese dei laureati”
Olzai è custode di usi antichi, tra le case in granito e le stradine e i vicoli lastricati del centro: musica corale, arte incisoria e la lavorazione del pane.
Da non perdere la casa-museo del pittore-incisore Carmelo Floris cui è dedicata anche la pinacoteca nella sede comunale con 150 opere.
Calendario “Autunno in Barbagia” Novembre 2023
Durante il mese di novembre, “Autunno in Barbagia” vedrà come protagonisti i paesi di Desulo l’1, il 2, il 3, il 4 e il 5, Mamoiada il 3, 4 e 5, Ovodda il 4 e 5, Nuoro e Tiana l’11 e il 12, Atzara il 18 e 19, Lodine e Ollolai il 25 e 26.
Desulo, caratteristico borgo montanaro
Desulo permette di ammirare tradizioni secolari e il fascino della natura e di vivere emozionanti esperienze di trekking.
Oltre all’elegante costume tradizionale, da vedere la casa-museo Carta e del famoso poeta sardo della prima metà del XX secolo Antioco Casula che ospita il museo etnografico di Montanaru.
Mamoiada, il paese dei Mamuthones e degli Issohadores
Tra il Gennargentu e il Supramonte, Mamoiada è il celebre paese dei Mamuthones e degli Issohadores, protagonisti di uno dei carnevali più significativi della Sardegna.
Le dolci colline di granito tutt’intorno sono patria del rinomato vino Cannonau e del Granazza.
Ovodda, curioso carnevale
Nel cuore della Barbagia di Ollolai, Ovodda è famosa per i vivaci murales e per i golosi pani e i dolci.
L’evento per eccellenza è il mehuris de lessia, il carnevale del Mercoledì delle Ceneri, con il corteo di intintos, con la faccia imbrattata di fuliggine, e intinghidores, coloro che imbrattano.
Nuoro, l’Atene di Sardegna
Città di cultura e tradizione, “l’Atene di Sardegna”, Nuoro è arte, musei, quartieri storici dove compiere un salto nel tempo tra piazzette, portici, cortili e antiche case in pietra.
Da segnalare il Museo deleddiano e il Museo della Vita e delle Tradizioni popolari sarde.
Tiana, il paese dell’orbace
Alle pendici occidentali del Gennargentu, Tiana è il paese dell’orbace, quel tessuto ricavato dalla filatura della lana che oggi si impiega per realizzare gli abiti tradizionali invernali.
Tiana è tradizione, prodotti genuini, stile di vita semplice e un’esistenza lunga, sana e serena.
Atzara, grazioso borgo medievale
Atzara è un grazioso borgo medievale del Mandrolisai con impianto urbano di epoca catalana.
Raffinata è la tradizione tessile che si esplica nel particolare abito femminile con l’inconfondibile copricapo (sa tiagiola), famoso nelle pitture del Novecento.
Lodine, siti archeologici
In un meraviglioso territorio dove spicca il Lago di Gusana, Lodine, nel suo territorio di fitti boschi, sorgenti e granitici monumenti naturali, conserva importanti siti archeologici tra cui citare la necropoli a domus de Janas di Uniai, dodici nuraghi e due tombe di Giganti.
Ollolai, arte dell’intreccio
A Ollolai splendida è l’arte dell’intreccio, la cui materia prima è l’asfodelo: da ammirare i cestini realizzati dalle donne durante la mostra de s’iscrarionzu e le feste paesane.
Di sicuro interesse il parco archeologico di Santu Basili e la chiesa di San Basilio Magno.
Calendario “Autunno in Barbagia” Dicembre 2023
Durante il mese di dicembre, “Autunno in Barbagia” vedrà come protagonisti i paesi di Gadoni e Oniferi l’1 e il 2, Fonni l’8, il 9 e il 10, Ortueri il 9 e il 10 e Orune il 16 e 17.
Gadoni, natura selvaggia
È il volto selvaggio della natura quello che dona Gadoni, a 700 metri sulle pendici del Gennargentu.
Qui, tra laghetti, cascate, gole e canyon, è la meta d’eccellenza per il trekking e le escursioni a cavallo: i luoghi sono davvero magici.
Oniferi, tradizione pastorale
Piccolo paese di tradizione pastorale, Oniferi, abitato fin dal Neolitico, pullula di siti archeologici con innumerevoli menhir tombe di Giganti, dolmen, una quarantina di nuraghi e domus de Janas.
È inoltre uno dei centri in cui è viva la tradizione del canto a tenore.
Fonni, località sciistica per eccellenza
Famosa meta sciistica, Fonni è anche paradiso per il trekking, una località “montana” fulcro del carnevale fonnese, con le maschere di Urthos e Buttudos, e del complesso di Gremanu, gioiello archeologico del territorio di età nuragica.
Ortueri, natura incontaminata
Nelle foreste del Mandrolisai, il borgo di Ortueri, di origine medievale ma con tracce romane, è rinomato per la tessitura dell’orbace e i manufatti in legno.
Tutt’intorno, la natura incontaminata: sugherete, lecci, vigneti e fresche sorgenti.
Orune, vestigia del passato
Centro del Nuorese a 800 metri di altezza, Orune vanta il canto a tenore, l’arte manifetturiera e la buona cucina.
Ma non è tutto: il suo territorio, abitato fin dal Neolitico, conserva tuttora le vestigia del passato con una decina di nuraghi, il villaggio di Sant’Efis e il tempio a pozzo de su Tempiesu, solo per citarne alcuni.
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