Disseminate su tutto il territorio, le Tombe dei Giganti sono una delle eredità archeologiche più importanti della Sardegna.
Visitare le Tombe dei Giganti è un’ottima occasione per scoprire la più antica storia dell’isola.
Tumbas de sos mannos, ovvero Tombe dei Giganti. Un nome suggestivo con cui gli abitanti della Sardegna – ma anche gli archeologi – chiamano i resti di antichi monumenti sepolcrali risalenti all’età nuragica.
Il loro nome deriva da una leggenda secondo cui all’interno delle tombe furono trovate ossa di proporzioni enormi. Quel che certamente sappiamo è che risalgono al III millennio a.C. e che erano tombe collettive, in cui gli antichi sardi ponevano i corpi dei defunti dopo la scarnificazione. Il resto è tutta un’incognita poiché la civiltà nuragica non ha lasciato testimonianze scritte del proprio passaggio.
E forse è anche questa dose di mistero a rendere le Tombe dei Giganti così affascinanti.
Tombe dei Giganti: la struttura
Esistono due tipologie di Tombe dei Giganti:
– tombe di tipo dolmenico, costruite con grandi lastre di pietra conficcate verticalmente nel terreno,
– tombe a filari, costruite in muratura formata da massi più piccoli.
Questa differenziazione è dovuta all’evoluzione delle competenze architettoniche dei costruttori, anche se la struttura di base è rimasta sempre costante.
Il nucleo fondamentale era la camera funeraria, che poteva essere lunga fino a 30 metri e alta 3 metri. I costruttori ricoprivano poi la camera con un tumulo la cui forma ricordava una barca rovesciata.
Ma la parte più rappresentativa delle tumbas de sos mannos era certamente la facciata frontale. Questa aveva la forma di un semicerchio al cui centro spesso veniva posta una stele scolpita che presentava una piccola apertura, che probabilmente veniva poi coperta con un masso.
Simbologie, riti e misteri delle Tombe dei Giganti
La forma semicircolare non era casuale, ma doveva ricordare le corna di un toro, animale sacro per la civiltà nuragica che simboleggiava la divinità maschile ed era simbolo di forza e potere. Però, secondo alcuni studiosi la pianta delle tombe ricorderebbe anche l’organo femminile. Questo farebbe dunque pensare che per il popolo nuragico la morte fosse il momento di riunificazione tra la Dea Madre e il Dio Toro, tra il femminile e il maschile.
Del resto, le Tombe dei Giganti non erano solo luoghi di sepoltura. Qui gli antichi abitanti della Sardegna svolgevano riti legati alla vita e alla morte. Infatti, per il popolo nuragico il culto dei morti era fondamentale, tant’è che frequentemente dormivano presso le tombe dei loro antenati. Pensavano che questa pratica avesse effetti magici e curativi. A dimostrazione di ciò, tra i resti delle esedre delle Tombe dei Giganti parrebbe ancora visibile una sorta di nicchia nella pietra in cui gli antichi potevano distendersi.
Anche la stele centrale al centro dell’esedra aveva un valore simbolico. Nonostante nessuno sia in grado di dire con certezza quale sia il significato delle incisioni, gli studiosi pensano che rappresentasse una sorta di porta d’accesso al regno dell’aldilà. Questo perché già le tombe ipogeiche pre-nuragiche, le domus de jana, presentavano delle porte simboliche simili.
Infine, c’è chi sostiene che la posizione delle tombe non sia casuale. Al contrario, seguirebbe presunti canali energetici legati al magnetismo terrestre. E tra tutte le tombe, quella di Li Mizzani, presso Palau, sembrerebbe la più ricca di energia. Per questo motivo è diventata luogo di pellegrinaggio da parte di chi crede in questa teoria e desidera godere dei benefici di tale potere.
Dove si trovano le Tombe dei Giganti?
In Sardegna vi sono ben 800 Tombe dei Giganti. Sebbene siano presenti su tutta l’isola, circa la metà si trova nella parte centrale. La più antica è la tomba Su Cuaddu ‘e Nixias, a Lunamatrona (SU).
A nord, vicino Arzachena e alla Costa Smeralda, ce ne sono tre: Coddu Vecchiu, Capichera e Li Lolghi. In Gallura si trova la tomba dei Giganti di Pascaredda, mentre a Olbia si trova la tomba su Mont’e s’Abe , restaurata pochi decenni fa. Poi, nei pressi di Alghero è possibile visitare la tomba di Laccaneddu
Nel centro della Sardegna si trovano le tombe di Biristeddi e di S’Ena e Thomes a Dorgali, le Tombe dei Giganti di Osono vicino Nuoro, e la Tomba dei giganti di Goronna nei pressi di Oristano. Infine, sempre a Nuoro, si trova la Tomba dei Giganti di Imbertighe, perfettamente conservata.
La parte meridionale della Sardegna ospita le tombe di Su cuaddu ‘e Nixias a Lunamatrona, Sa Domu ‘e S’Orcu a Siddi, Barrancu Mannu a Santadi, e la Tomba dei giganti di Is Concias, lungo la catena montuosa dei Sette Fratelli.
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