Museo Archeologico Nazionale di Cagliari: alla scoperta della Sardegna
Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari si trova all’interno della Cittadella dei Musei negli spazi progettati dall’architetto e ingegnere Piero Gazzola insieme all’architetto Libero Cecchini.
Secondo il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT), il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è “la più importante sede espositiva di antichità della Sardegna”. Qui, infatti, sono conservati oggetti di straordinaria importanza storica che raccontano la storia dell’isola e le culture che l’hanno attraversata a partire dall’età prenuragica e fino all’alto Medioevo. I reperti provengono principalmente dalle province di Cagliari e Oristano ma sono presenti anche oggetti rinvenuti in altre province dell’isola.
La storia del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari comincia nel 1800 quando il Cavaliere Lodovico Baylle propose al Vicerè Carlo Felice di allestire in una sala del palazzo Viceregio il Gabinetto di Archeologia e Storia naturale che sarà affidato alla direzione del Cavaliere De Prunner.
In principio, il museo fu concepito come wunderkammer, un termine tedesco che in italiano significa “camera delle meraviglie” o “gabinetto delle curiosità o delle meraviglie”, e doveva ospitare una serie di oggetti unici e di grande pregio. Grazie all’interesse e al lavoro di Baylle e Prunner la collezione crebbe in poco tempo, arricchendosi di oggetti di antichità, minerali e animali, donati anche da privati e nel 1802 la wunderkammer fu aperta al pubblico.
Pochi anni dopo, il Vicerè donò la collezione del Gabinetto alla Regia Università di Cagliari che nel 1806 fu trasferita nella sede universitaria di Palazzo Belgrano. Nel 1857 gli spazi dedicati ai reperti archeologici zoologici e mineralogici furono ampliati e una sala venne riservata al museo mineralogico con i reperti organizzati in due diversi settori, uno dedicato alla cultura materiale e uno pensato per i reperti lapidei. Un anno più tardi i reperti mineralogici vennero trasferiti nelle varie sedi universitarie mentre agli oggetti di antichità furono destinati nuovi spazi.
Malgrado le vicissitudini legate alla successione dei diversi direttori del museo, la collezione continuò a ingrandirsi grazie alle numerose donazioni, tra cui quelle di Spano, Castagnino, Timon, Caput e Cara, e alle campagne di scavo. I nuovi oggetti vennero ospitati prima in un gabinetto lapidario e successivamente, nel 1895, l’intera raccolta fu trasferita in alcune sale del Palazzo Vivanet in via Roma.
Nei primi anni del Novecento, e più precisamente nel 1904, nell’edificio di piazza Indipendenza che aveva ospitato la Reale Zecca fu costruito il Regio Museo Archeologico su progetto dell’architetto Dionigi Scano. Dell’allestimento si occupò Antonio Taramelli, archeologo e Soprintendente delle antichità della Sardegna.
Il percorso espositivo si articolava in sette sale: Sardegna prenuragica, romana e punico-romana, galleria statuaria, medagliere, età cristiana, giardino lapidario romano, giardino lapidario medievale e primo piano del palazzo dov’erano erano esposti quadri e oggetti medievali. Nel 1914 con l’acquisizione dei 1500 reperti appartenenti alla collezione Goüin e grazie all’aggiunta di materiali provenienti da nuovi scavi, la collezione si ingrandì.
Nel 1993 il museo fu spostato nella sua attuale sede, all’interno del complesso della Cittadella dei Musei, e dal 2013 sono attivi i vari profili social e il blog. Inoltre, dal 2019 il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è un Istituto MiBACT dotato di autonomia speciale e comprende il Museo Archeologico, la Pinacoteca, lo Spazio San Pancrazio e l’ex Regio Museo.
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari: le sale, gli orari e il costo dei biglietti
Il percorso del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari si articola in quattro piani espositivi: piano terra, primo piano, secondo piano e terzo piano. Inoltre, tra il primo e il secondo piano si trova un mezzo piano che ospita lo Spazio didattico in cui si svolgono attività didattiche e conferenze.
Le collezioni del museo sono distribuite sui quattro piani a cui corrispondono differenti temi espositivi. Il piano terra propone un percorso cronologico-didattico che racconta la Sardegna dal Neolitico antico sino all’Alto medioevo e i materiali esposti provengono dalle prime collezioni private e da diversi scavi archeologici.
Proseguendo la visita si arriva al primo piano che si divide in due percorsi tematici. Il primo è dedicato all’evoluzione della città Cagliari e ai centri limitrofi mentre il secondo ai principali centri nuragici. Il viaggio nella storia dell’isola continua al secondo piano, dove sono rappresentati alcuni tra i siti archeologici più importanti della Sardegna, come Monte Sirai, Sant’Antioco, Bithia e Nora. In questa sala si trovano anche reperti preistorici, reperti romani e tardo-antichi.
Infine, si giunge al terzo piano che ospita le mostre temporanee e, dal 2014, la gran parte delle statue nuragiche di Mont’e Prama, uno dei più antichi esempi di statuaria in pietra del Mediterraneo.
Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari si trova nella parte più alta della città nel quartiere Castello, uno degli storici quartieri di Cagliari, in piazza Arsenale 1. È aperto dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00 e la biglietteria chiude alle 19.15.
Il biglietto intero per l’ingresso al museo ha un costo di 7 €, il biglietto ridotto di 3,50 € e quello per giovani dai 18 ai 25 anni di 2 €. Sono previste visite guidate su prenotazione.
È possibile acquistare anche il biglietto cumulativo che consente l’ingresso al museo e alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari:
- Giovani dai 18 ai 25 anni: € 4,00 Museo + Pinacoteca
- Intero cumulativo: € 9,00 Museo + Pinacoteca
- Ridotto cumulativo: € 4,50 Museo + Pinacoteca
Per maggiori informazioni da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 20.00, sono attivi i numeri 070 655911 e 070 60518248.