Grazia Deledda, un’icona sarda nella lotta per l’emancipazione femminile
Un ricco calendario di eventi festeggia i 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, letterata di caratura internazionale e figura fondamentale per le conquiste dei diritti delle donne.
Ci sono artisti o letterati la cui importanza trascende il proprio ambito di lavoro. E che, a distanza anche di secoli dall’uscita della loro opera, risultano ancora attuali. Una di queste figure è sicuramente Grazia Deledda, nota anche come Gràssia in lingua sarda. Nata a Nuoro il 28 settembre del 1871, nel corso della sua vita è stata innanzitutto una grande scrittrice, molto prolifica dal punto di vista letterario. In un primo momento ha abbracciato il verismo verghiano (ma con le dovute distanze), per poi diventare una delle grandi protagoniste del decadentismo italiano.
La sua importanza è inoltre stata riconosciuta anche a livello internazionale. Rappresenta un unicum per il nostro paese, dal momento che risulta ancora oggi l’unica donna italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. In generale, è ricordata anche come la seconda donna ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento, dopo la svedese Selma Lagerlöf. E già questo dato fa riflettere su come ancora oggi viviamo in una società prettamente maschilista: la lezione deleddiana è perciò più viva che mai.
I temi trattati nei suoi scritti, tra cui l’etica patriarcale nel mondo sardo, l’hanno fatta diventare una vera e propria icona sarda nel mondo con riferimento alla lotta per l’emancipazione e per la conquista della parità dei diritti tra uomini e donne. Deledda infatti riuscì ad imporsi ai massimi livelli in un’epoca in cui i concetti di femminismo e pari opportunità erano molto astratti, in molti casi considerati di scarsa importanza anche e soprattutto nei circoli culturali illuminati.
Le sue battaglie contro i preconcetti e ostruzionismi dovuti anche e soprattutto al suo essere una “donna moderna” sono ancora oggi attualissimi. E proprio per questo la Sardegna si prepara ad un fitto calendario di eventi letterari e musicali per celebrare i 150 anni dalla nascita di questa straordinaria scrittrice. Per un anno intero Grazia Deledda sarà la protagonista della cultura sarda e rappresenterà l’occasione per affrontare problematiche e sfide che fanno parte della nostra quotidianità.
La Sardegna celebra Grazia Deledda
Per tutto il 2022, una serie di appuntamenti farà emergere la grandezza di Grazia Deledda: il programma di eventi messo in piedi dalla Provincia e Comune di Nuoro, e ancora in fase di aggiornamento, si prospetta ricchissimo.
Il direttore artistico delle manifestazioni deleddiane, Anthony Muroni, ha così spiegato il senso di queste celebrazioni durante la giornata inaugurale: “Il filo rosso di queste celebrazioni sarà la frase ‘Grazia Deledda una donna dei nostri tempi’. E’ stata infatti una donna che non mise limiti alle donne ed è per questo che dedichiamo questa giornata alle donne dell’Afghanistan che vivono un momento drammatico. La scrittrice nuorese, già nell’Ottocento, non accettava il ruolo che le veniva dato e ha intrapreso la strada dell’autodeterminazione, proposta anche attraverso le figure raccontate nei suoi libri: donne che amano e lavoravano, esattamente come gli uomini“.
Le iniziative in Sardegna saranno tante e coinvolgeranno svariati protagonisti del mondo dell’arte. Le manifestazioni però avranno anche un respiro più ampio, sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, ci saranno eventi a Stoccolma in collaborazione con la fondazione del Nobel, a Dubai in occasione dell’Expo e a San Pietroburgo in Russia (scelta non a caso, visto il fil rouge che legava Deledda a Tolstoj e in generale a tutta la letteratura russa). Le parole di Muroni sono ambiziose in tal senso: “Porteremo ovunque questa grande scrittrice che ha anticipato i tempi in un percorso, quello dei diritti al femminile, che non si è ancora concluso“.
Si accoda il governatore della Regione, Christian Solinas: “Grazia Deledda è un’icona della donna sarda, con lei la Sardegna è entrata nel dibattito culturale e letterario del mondo intero. Nell’Isola tante donne sono emerse da Eleonora D’Arborea in poi e nel nuorese ci sono stati esempi importanti: Grazia Deledda e Marianna Bussalai, donne antisegnane che si sono imposte nel mondo della cultura sarda, che hanno capito e fatto capire che la cultura sarda non era un limite ma un’eccellenza“.
Proprio Nuoro, ribattezzata l’Atene sarda per via del grande numero di intellettuali e artisti al suo interno, è il polo centrale da cui partiranno tutti gli eventi legati alla scrittrice. Il sindaco Andrea Soddu non può che essere emozionato: “Grazia Deledda è la musa ispiratrice, quasi una divinità religiosa che ha invaso la nostra immaginazione e i nostri sogni, che sembrano possibili se pensiamo all’esempio della sua vita“.
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